IL PERDONO D'ASSISI


Mentre una notte san Francesco era in preghiera nella sua capanna, ebbe una violenta tentazione carnale. Per vincerla, non aveva trovato di meglio che spogliarsi e rotolarsi, cosi' nudo, tra le spine di un roveto. Ma subito le spine erano cadute; sui rovi imporporati dal suo sangue, erano sbocciate delle meravigliose rose. E intanto, alcuni angeli gli si erano presentati, invitandolo nella Cappella della Porziuncola. Il Santo si ritrovo' vestito di un abito bianco e giunto in chiesa era caduto bocconi davanti alla visione del Cristo e della Madonna, apparsi sull'altare.
Il Cristo domando' a Francesco cosa desiderasse come premio per la sua vittoria contro il nemico. La risposta venne immediata: "Che tutti coloro i quali, confessati e pentiti, entreranno in questa chiesa, tornino perdonati di tutti i loro peccati".
Il Signore accondiscese alla richiesta patrocinata dalla Vergine; solo aggiunse che Francesco si fosse presentato al Papa, per averne conferma. Ora, a Perugia, ripete' la richiesta della straordinaria indulgenza a Onorio III. Questi oppose la tradizione di non concedere altre indulgenze al di fuori di quelle date ai pellegrini in Terrasanta e a san Giacomo di Compostella. Tra l'altro, proprio il Concilio Lateranense IV aveva precisato che, anche in occasione della dedicazione delle basiliche, si potesse concedere soltanto l'indulgenza di un anno. Al massimo il Papa si disse disposto a concedere anche per la chiesetta della Porziuncola questa indulgenza.
Ma san Francesco insistette: "Non anni, ma anime chiedo!". E aggiunse: "Io voglio, se piace alla Santita' Vostra, che qualunque persona verra' a questa chiesa confesso e contrito, sia assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal di' del battesimo sino al di' e all'ora che entrera' in detta chiesa". E per convalidare la richiesta preciso': "Quello che io ad domando, non per mia parte il domando, ma per parte di colui che mi ha mandato, cioe' il Signore nostro Gesu' Cristo".
Dopo che S. Francesco gli ebbe narrato la visione, il Papa finalmente decreto': "Allora piace anche a Noi che tu abbia quanto domandi". Gli comando', anzi, di promulgarla davanti a tutti, alla presenza dei vescovi dell'Umbria.
Qualche giorno appresso, il 2 agosto 1216, sette vescovi erano presenti alla Porziuncola, per la consacrazione solenne della chiesetta di S. Maria degli Angeli, e san Francesco parlo' alla folla del grande privilegio ottenuto. Il suo discorso inizio' con queste parole: "Fratelli miei, voglio portarvi tutti in Paradiso!".
Cosi' dall'amore e dalla sofferenza di un Santo, era sgorgata una nuova fonte della Grazia: il Perdono d'Assisi, o Indulgenza della Porziuncola, ancora lucrabile da mezzogiorno del primo di agosto a mezzanotte del due agosto alle solite condizioni:

1. Disposizione d'animo che esclude ogni attaccamento al peccato, anche veniale.
2. Confessione, Comunione e Visita alla Cappella.
3. Recita del Padre nostro, del Credo e di altra preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice.